Sono nato a Milano nell’Ottobre del 1966, la città che fino ad oggi mi accoglie e mi stupisce ogni giorno. Mi diplomo in grafica pubblicitaria a metà degli anni ‘80 e fin da giovane sono affascinato dalla fotografia, che vedo come canale espressivo e di racconto. Iniziano le prime esperienze con il mondo analogico ma con la nascita del digitale, prende subito piede anche l’interesse per la carta stampata, complice anche il lavoro di creativo, inizio così a realizzare libri fotografici, i miei viaggi si traducono in diapositive impresse su album che riportano incontri ed esperienze realmente vissute. Il confronto con alcuni fotografi, che conosco nei circoli fotografici di Milano e dintorni, e la continua visione di mostre, mi stimola a mettermi in gioco e a partecipare a concorsi nazionali e regionali. La grafica delle immagini, influenzata sempre di più dalla professione di grafico, cambia però prospettiva negli ultimi anni con l’acquisto di una nuova ottica Samyang 8mm. L’evoluzione della ricerca compositiva e le linee prospettiche della fotografia ora vengono interpretate con taglio inusuale che annulla la visione complessiva delle architetture. Nasce così il progetto “Milano in 8mm” ancora in evoluzione; un lavoro di sperimentazione e di ricerca in cui le strutture, le forme degli edifici non sono più le stesse ma una combinazione grafica, di prospettive dilatate e sovradimensionate.

La mia prima macchina fotografica è stata una Praktica BX 20 a pellicola, che conservo ancora. In un periodo di incertezza lavorativa ho ripreso in mano quella passione che a lungo avevo tenuto sopita. Nel 2012 ho acquistato una reflex Canon digitale ed ho cominciato a seguire questa mia inclinazione, dedicandomi a fotografare la mia città, Milano, che amo e che in questi ultimi anni sta subendo delle trasformazioni che la stanno rendendo più bella ed attraente. Milano con le sue particolari caratteristiche: le sue luci e colori, le periferie, le ferrovie, i tram storici che ancora percorrono la mia città.

SOPHISTICATED SIMPLICITY “Simplicity is the ultimate sophistication,” said Leonardo Da Vinci. «Sophisticated simplicity» is a photography series focusing on the harmony of geometry and composition. Minimal urbanism is the word: shapes, colours and lines are rationalised to the point that they do not seem to belong to this world anymore. By making an over-simplified photograph, i aim to awake an emotional response by producing a unique visual experience. Elements and composition are to be kept at a minimum — it is not the photographer but the viewer’s task to expose the project’s goal. «Sophisticated simplicity» is a visual research wanting to expose and reflect on how many redundancies surround us and how they can be handled differently. “Less is more,” and in this case, fewer compositing layers means more accessing doors to a universal meaning.

Mi chiamo Roberto Zaninelli, sono nato a Milano, ove risiedo, nel 1965. Amante della natura, l’ho fotografata sin dalla giovane età, tantissimi paesaggi ad ogni ora del giorno e in ogni stagione. Dall’alta quota, come alpinista, alle profondità marine, in qualità di subacqueo una macchina era sempre con me. Interessandomi anche ad altri generi fotografici, a fine 2017 mi sono imbattuto in un workshop di ritratto ed è stato subito amore! Grazie poi all’invito di uno dei fondatori, nel 2018 ho l’opportunità di entrare a far parte di uno studio alle porte di Milano ed iniziare a concentrarmi sul ritratto. Visi e corpi sono il mio terreno di gioco, di studio. Non ricerco e non mi interessa la bellezza esteriore, a questa preferisco il racconto, l’emozione che il soggetto è in grado di trasmettere attraverso i propri sguardi e movimenti. Lo invito e lo lascio spesso “parlare”, in modo da esteriorizzare i propri stai d’animo ed emozioni. Prediligo la luce naturale, morbida, avvolgente, urlante e a volte silenziosa, ma pur sempre comunicativa. Non disdegno la luce artificiale e scatto principalmente in bianco e nero perché lo trovo molto più intimo, sensuale, passionale.

La mia passione per la fotografia è nata diversi anni fa, ai tempi dell’analogico, amavo ritrarre luoghi e persone in paesi lontani, quindi si trattava soprattutto di ricordi di viaggi e di reportages. C’è stato un periodo di stacco per diversi problemi, poi ho ripreso circa 8 anni fa, curiosa di esplorare il mondo del digitale, da autodidatta come sempre, sin dagli inizi. Amo sentirmi libera, approfondisco temi e tecniche solo se mi appassionano, se scatta la scintilla. Amo da sempre l’architettura, quindi dedico ampio spazio a questo genere che mi ha dato diverse soddisfazioni con premi ricevuti in concorsi a livello internazionale. Questo genere rispecchia il mio modo di essere, il rigore geometrico, la necessità di perfezionare l’immagine in post-produzione, la possibilità di giocare con forme e volumi per evidenziarne l’armonia e la bellezza. Visito molte mostre fotografiche, leggo più libri possibile. La mia seconda passione è la fotografia umanista, quindi se possibile mi cimento nella fotografia di strada. Credo che sia davvero interessante cogliere attimi di vita con spontaneità, evidenziando stati d’animo e atteggiamenti. Non amo fotografie in posa o costruite, così come le elaborazioni eccessive. Le limitazioni imposte dalla pandemia mi hanno costretto ultimamente a ripiegare sugli spazi all’aperto, dove poter osservare la natura. Il mio amore per gli animali mi spinge ad osservarne il comportamento, cerco di ritrarli in atteggiamenti inconsueti o di evidenziarne la bellezza attravero i colori e i dettagli, soprattutto nei close-up su sfondo nero. Vedo quindi la fotografia come uno strumento per esprimere la mia visione della vita e del mondo, che rispecchi la mia vita interiore. Credo che sia estremamente vero affermare che attraverso la fotografia si possa esprimere tutto ciò che nell’arco della nostra vita ci ha arricchito interiormente: i libri che abbiamo letto, le opere d’arte che abbiamo amato, i viaggi che abbiamo intrapreso, i sentimenti che abbiamo provato.

Se stai leggendo la mia descrizione vuol dire che forse una foto ti ha "toccato" e stai cercando di capire chi sono... Sono un fotografo che vive fra Milano e Sondrio, principalmente scatto nell'ambiente alpino, anche se amo scoprire e riscoprire le bellezze della città che mi ospita. Ho una passione smodata per il bianco e nero, forse per via dell'altra mia passione: il pianoforte. Vabbè non mi dilungo, spero che il mio lavoro Vi colpisca nel cuore, passando dagli occhi.

Come dici…? Cosa rappresenta per me la fotografia…? Mah…cosa vuoi che ti risponda? Rappresenta il mio modo di raccontare questo pazzo mondo. O di raccontare me stesso con il linguaggio che mi è più congeniale. O, forse, rappresenta l’irrefrenabile voglia di regalare un sorriso. Agli altri e anche a me. Cercando di evitare la banalità, la volgarità, lo scontato, la monotonia. A chi mi ispiro? Sempre le solite domande, voi intervistatori! Ai grandi imprescindibili Maestri: Bresson ed Erwitt in primis. Ma anche a sconosciuti fotografi come mio padre e mio nonno che, per una foto o per una battuta, si sarebbero fatti ammazzare. E poi ad illustratori come Rockwell, a registi come Leone, a vecchi sceneggiati televisivi in bianco e nero , a cose che mi sono passate davanti agli occhi e che hanno lasciato un ricordo, più o meno cosciente. Ogni scatto dovrebbe avere tre punti di forza: idea, composizione ed eleganza. Ma la regola che, in assoluto, osservo di più l’ha scritta uno che fotografo non era, anche se ha fotografato magistralmente la nostra società. Un certo Eduardo: “Cerca la vita e troverai la forma. Cerca la forma e troverai la morte”. E adesso, scusami, devo proprio andare… ho lasciato il sugo sul gas. L’unica cosa, forse, che metto a fuoco lentamente.

Mi chiamo Giada Calamida e amo la fotografia. Sono autodidatta e scatto in modo del tutto libero e istintivo, cerco di migliorarmi leggendo, frequentando workshop e sperimentando tanto. La figura umana mi ha sempre attratto e forse è per questo che oltre al ritratto, amo la street photography e il reportage che mi regalano innumerevoli spunti per raccontare storie. Nella mia presentazione su Instagram ho scritto che amo osservare il mondo e catturare tutto ciò che posso, ed è vero, sono un po' una bulimica della fotografia che resta un incredibile risorsa mi dà stimoli nuovi e mi fa stare bene.

Alessandro Accordini, nato a Verona, 22/12/1982, residente a Sant'ambrogio di Valpolicella, VR. Sono un fotografo da circa il 2013, ma è da tre anni che ho preso davvero sul serio la fotografia e ho cominciato a pubblicare i miei lavori soltanto negli ultimi mesi. Sto investendo molte energie, con soddisfazione. In passato ho studiato greco antico, latino, filosofia e storia, al liceo classico, poi archeologia all'università, laureato a Trento. Di sera ho frequentato scuola di pittura e disegno per diversi anni. Oggi la fotografia per me è diventata un vero lavoro. Utilizzo macchine analogiche, reflex e mirrorless. Fujifilm XT4 Yashica FX3 1984 Press: Art Vibes DailyMaverick Forbes Repubblica Sony Cover su Black and White Photography magazine, GMC publications LTD, Londra, mese di Luglio 2022 International contests bio: Winner shortlisted @ Sony World Photo Awards 2022 Travel category Photo exhibition @ London, Somerset House Gallery, Tokyo, Berlin 2022 3rd Place Winner @ Fine Art International Photo Awards , "Human nature" series Honorable mentions @ Monovision Awards Fine Art Landscape Honorable mentions @ Monochrome awards Honorable mentions@ ND awards Finalist @ Siena international Photo Awards Honorable mentions @ Tokyo Photo TIFA Jury's choice award@ Sirmione photo festival

Ho amato il disegno fin da piccolissima perché mi faceva osservare in modo meticoloso ciò che non vedevo a prima vista.. e poi potevo esprimere qualsiasi emozione dando spazio alla fantasia. La mia formazione è stata inevitabilmente di tipo artistico e mi sono affacciata nel mondo del lavoro occupandomi di arredamento d’interni prima nel civile poi nel settore nautico . Proprio grazie a dei viaggi di lavoro ho scoperto il piacere del click e con Ugo (la mia Canon)ho fatto le prime esperienze fotografiche per poi partecipare a workshop e letture, dove senza avere il coraggio di espormi ,vedevo scorrere decine di foto. Ho ascoltato e approfondito, letto e incontrato Maestri, poi partecipato a concorsi... Nel tempo ho apprezzato la potenza delle nuove tecnologie scoprendo che potevo elaborare i miei scatti come facevo tanto tempo prima con colori e pennelli e questo mi ha permesso di entrare in un altra dimensione per ricreare la realtà si, ma anche per modificarla ,filtrarla, arricchendola di sensazioni e soprattutto significato. Ricerco sempre la bellezza come ‘ armonia delle imperfezioni ’ e oggi penso che nonostante le esperienze ed i cambiamenti di rotta , è la primitiva passione che torna.. sempre!

Sono nato nel 1975 a Milano. Sono sordo dalla nascita, ho iniziato ad appassionarmi alla fotografia all'età di 14 anni, quando ho ricevuto in regalo la mia prima macchina: una Polaroid. A 18 anni ho usato la mia prima reflex Nikon F801. Nel 2000 ho frequentato un corso di fotografia organizzato da “Milano Sport” da quel giorno ho cominciato a dedicare più tempo alla fotografia. Nel Marzo 2002 sono diventato socio del Circolo Fotografico Giulio Trevisani di Milano. Qui ho imparato a lavorare in una camera oscura collaborando ad allestire mostre fotografiche collettive tra le quali "Villaggio operaio di Crespi d'Adda" e "Gatti del Castello Sforzesco" oltre a concorsi intercircoli. Dall’Ottobre 2004 sono fotografo ufficiale della compagnia teatrale MACRO' MAUDIT. Nel Gennaio 2008 Sono passato al nuovo Circolo Fotografico "Le Betulle" di Milano e sono rimasto fino al Gennaio 2010 Nel Marzo 2009 debutta la mia prima mostra fotografica: “Visioni dal vivo” Dal 2010 fino oggi ho creato altri reportage: “Una volta si viveva così”, “Dalla mucca al bitto” e “Vita e Pasqua ortodossa nel Maramures”. Dal 2000 ad oggi ho partecipato a diversi concorsi, piazzandomi spesso nei primi posti o ricevendo delle segnalazioni... Alcune mie foto sono state pubblicate su riviste fotografiche nazionali, locandine, alcuni libri e anche in internet. Dal 2013 ad oggi partecipo vari corsi e workshop di fotografia, tra i quali più importanti sono: fotogiornalismo, street photography. Dal 2017 sono diventato socio per la terza volta del circolo fotografico “Cizanum” di Cesano Boscone (MI). Contest 1° posto assoluto “Luoghi da (ri)scoprire” Settembre 2019 Photomilano. Dal 2020 fino oggi ne ho creati altri nuovi portfolio: “Resto a casa”, “Kvirikoba” e “Napule é”. Finalista Urban Photo Awards 2021 – Trieste. Dal 2021 al 2022 sono diventato socio del circolo fotografico Milanese fondata nell'anno 1930 di Milano e FotoArte Farnese di Piacenza.